#occupygezi – un tributo immaginario
Online from Palestine, 2013
CONTRIBUTO: ricerca
Quando nel maggio 2013 è nato, il movimento Occupy Gezi ha fatto capire al mondo che dal caos stava emergendo un altro tipo di possibilità: non una semplice protesta, ma una visione più ampia e, a volte, strutturata di una cittadinanza vitale, fatta di forum e dibattiti, ma costituita anche da un nuovo immaginario della ribellione. Da quel momento, i corpi dei manifestanti non sono stati solo violati da un’autorità oppressiva, ma interpretati, documentati, trasfigurati e resi mitologici dai manifestanti stessi attraverso i social media. Una re-invenzione talmente forte che, nello stesso anno, è stata adattata e reinterpretata dai movimenti sociali brasiliani. In omaggio allo straordinario “Popolo Gezi”, in un’epoca di regime governativo e di conformismo sempre più oppressivo, ripubblico una selezione delle immagini raccolte in quei giorni. L’immagine finale è la pubblicità del New York Times finanziata da migliaia di persone da tutto il mondo.
Per ulteriori immagini e articoli:
https://www.evernote.com/pub/dyghez/geziicons
https://www.evernote.com/pub/dyghez/geziimaginary