L’accoglienza dei marittimi al Porto di Venezia
Venezia, 2002
CONTRIBUTO: ricerca, interviste, proposte progettuali, design architettonico, design editoriale
CON IL SOSTEGNO DI: Autorità Portuale di Venezia, Provincia di Venezia
Questa pubblicazione, sviluppata per la mia tesi di laurea in Architettura, è servita come base per progettare e realizzare il “Club dei Marinai” (Seamen’s Club, una casa lontano da casa) del Porto di Venezia. Partendo da un’analisi approfondita del mondo della gente di mare, ho sviluppato una serie di proposte progettuali composte da interventi sia effimeri che permanenti, concepiti per accogliere e riconoscere i 200.000 marittimi che arrivano ogni anno nel territorio veneziano. Il lavoro, ispirato dalla partecipazione al progetto Ms3, è stato incorporato nel progetto Welcome in Venice dell’Associazione Amici di StellaMaris, che si occupa direttamente dei servizi di accoglienza ai marittimi.
“I marittimi sono gli uomini e le donne che lavorano duramente a bordo delle navi da carico e da crociera, svolgendo un ruolo critico nella crescita del commercio globale. Il 90% del commercio globale è trasportato via mare e i marittimi sono i volti umani dietro il cibo che mangiamo, il petrolio che usiamo nelle nostre auto e il cemento dei marciapiedi che percorriamo. I marittimi lavorano per lunghe ore, spesso in condizioni di solitudine e di pericolo. Firmando contratti di un anno in mare per sostenere i propri cari a casa, i marittimi devono affrontare l'isolamento, lo stress, le condizioni di pericolo e i crescenti episodi di pirateria in alcune parti del mondo. La maggior parte degli equipaggi proviene ormai da paesi dove la disoccupazione è molto alta e i posti di lavoro che trovano con le navi da carico e le compagnie di crociera forniscono i mezzi per sostenere le loro famiglie e costruire un futuro per loro. Oltre ad essere così lontani da casa, i marittimi sono quasi invisibili alle società che servono, lasciandoli vulnerabili allo sfruttamento.” - Autorità Portuale di Venezia